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Quando arriva un bambino in famiglia, i genitori indossano una nuova veste, entrando nel ruolo di educatori. Ma cosa vuol dire educare? Di solito significa aspettarsi che i bambini, al più presto, rispondano alle aspettative dei grandi: dormire la notte, mangiare tutto quello che viene proposto a tavola, stare composti, dare il bacino agli zii, non fare capricci, obbedire alle richieste... Questo non è educare. Ha più a che fare con l'addestrare. I bambini sono delle persone, hanno loro punti di vista, vivono forti emozioni, hanno delle inclinazioni, amano o meno svolgere alcune attività, hanno dei gusti in tema di alimentazione... Il ruolo del genitore dovrebbe essere principalmente quello di "allenatore emotivo". Un supporter quindi, non il primo ostacolo da superare. Essere una guida però non è semplice; implica un'enorme messa in discussione. I bambini ci destabilizzano perché ci mettono bruscamente di fronte ai nostri limiti, alla nostra incapacità di ascoltare, empatizzare, essere leader efficaci, lasciarci andare in abbracci e coccole fisiche, giocare per il solo gusto di divertirci... Questa pagina nasce per dar voce ai bambini. Cosa ci direbbero se potessero parlarci?